Enrico mi ha spesso rimproverato di scrivere articoli che riportano mani troppo difficili, solo per pochi …. eletti . Pur non essendo d’accordo, nella convinzione che i racconti debbono fondamentalmente essere uno stimolo, oltre che un puro divertimento, oggi voglio ascoltarlo e riporto una mano molto semplice, che spero possa essere “istruttiva” per … tutti .
Quando mi è capitato di passare qualche serata a casa di amici , ”ex allievi “, per aiutarli a “crescere” (?) nel gioco, ho sempre sottolineato la necessità di giocare a bridge con tutte le 52 carte, anche quelle dell’avversario. Spesso non lo facciamo semplicemente per pigrizia ! Questa mano mi sembra sia un buon esempio.
Comunque grazie Aldo per avermi fatto fare tutte quelle valutazioni.?
Per chi avesse la curiosità di dare un nome ai due sfortunati avversari di Aldo, dopo una scrupolosa verifica posso rivelare che a mio avviso trattasi del grande Gino U., vicePresidente Nazionale!, e del filiforme Luca S. (no, non lo Stilli, l’altro Luca, quello “sempraddieta”). Vero?
Brava